Certo le serate non sono tutte uguali, ci sono quelle in cui sembra di avere i feromoni a mille e di calamitare l'attenzione e quelle in cui si osserva un viavai inconsistente di gente che non si sofferma da nessuna parte.
Io per esempio sta sera avrei voglia di un po' di intrigo, di guardare due occhi dall'altra parte del monitor e di intuire i pensieri che attraversano un sorriso malizioso, avrei voglia di lasciare scorrere le mie mani lentamente sul bordo del vestito, per fare intravere appena le prospettive delle ombre e delle luci riflesse sul mio corpo in tiepida attesa...
Attesa di essere colta e trascinata in un sogno proibito, di essere sollecitata da idee nuove, da fantasie ancora mai provate, dalla novità di un estraneo che porta tutto il fascino del mistero.
L'uomo di una notte, quello che arriva, ti scalda nel profondo e nel del tuo calore si inebria tuffandosi tra le pieghe delle tue velleità e affondando nelle tensioni di un ombelico contorto, lasciando scivolare la sua mano tra la tua pelle e la tua immaginazione, sconfinando in un regno di emozioni senza vergogna, senza giusitificazione, senza nome...
Non c'è bisogno di dare loro un nome, vivono dell'attimo che le nutre, ansimano nel respiro che le disperde, si sciolgono nelle maree che invadono e che coinvolgono...

Non serve dare un nome a questo desiderio...
Ma qualcuno, immagino, dirà....è solo voglia di sesso!

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